Battuta d’arresto per il Personal Care nella GDO: è la prima volta dopo più di un anno

Battuta d’arresto per il Personal Care nella GDO: è la prima volta dopo più di un anno

Il mese di agosto riporta le vendite in volume nella Distribuzione Moderna sui livelli del 2021, grazie al grande caldo ma anche al flusso di turismo dall’estero.

Gli italiani continuano però a privilegiare il Discount che catalizza la maggior parte dello sviluppo delle vendite a volume anche se trasferisce un’inflazione quasi doppia rispetto a quella che si registra nelle forme distributive «classiche».

 

 

 

Ma se con l’estate tornano in positivo le vendite a volume degli alimentari non è così per il Cura Casa (che continua a calare) e per il Cura Persona che invece aveva sempre tenuto bene fino a questo mese.

 

 

Un calo delle vendite che sorprende perché, come si può osservare dai dati di IRI Ricerche di Mercato, l’aumento dei prezzi nel Personal Care è sensibilmente minore rispetto ad altri reparti, come Alimentari e Petcare.

 

 

Per quanto riguarda le specifiche categorie del Personal Care, IRI nel suo report mensile segnala un rialzo della domanda a volume di Deodoranti e Shampoo, sono invece in calo Carta Igienica e Pannolini.

Mentre nel Petcare continua la crescita dell’alimentazione sia canina che felina.

Le Marche del Distributore (nella DM «classica») continuano a erodere la quota di mercato alle Marche Industriali. Il progresso delle MDD è guidato soprattutto dall’espansione delle vendite del segmento DO, anche se crescite importanti dei ricavi si registrano anche per i segmenti Premium, Funzionali e per i Marchi d’Insegna. Tornano ad espandersi anche i ricavi per le fasce di Primo Prezzo, sospinti dalla lievitazione dei costi.

 

 

Il ricorso al Hi-Lo promozionale scende ancora in questo mese interamente a causa del comportamento delle Marche Industriali. La rarefazione delle attività Hi-Lo ha comportato nei primi 8 mesi del 2022 un abbassamento della pressione promozionale di 1,7 punti percentuali. E, conclude IRI, il calo delle promozioni (come incidenza sul fatturato prezzi al pubblico) è un importante fattore che contribuisce ad alimentare l’inflazione del comparto.

 

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