46ª edizione dell’Indagine congiunturale di Cosmetica Italia: l’intervista a Gian Andrea Positano

46ª edizione dell’Indagine congiunturale di Cosmetica Italia: l’intervista a Gian Andrea Positano

Nel 2023, il fatturato totale dell’industria cosmetica in Italia ha raggiunto i 15 miliardi di euro con una crescita del 13,3% rispetto all’anno precedente. Secondo i dati della 46ª edizione dell’Indagine congiunturale del Centro Studi di Cosmetica Italia le previsioni per il 2024 proiettano un ulteriore andamento positivo, +9,8%, che porterà il valore del fatturato a 16,5 miliardi di euro.

A incidere su questi numeri sono le esportazioni, che valgono 7 miliardi di euro (+19,5% rispetto al 2022) e si stima cresceranno di ulteriori 12 punti percentuali nel corso del 2024.

La farmacia terzo canale distributivo

Per quanto riguarda i valori del mercato interno, emerge che i consumi cosmetici degli italiani sono in crescita (+8,9% nel confronto col 2022) raggiungendo il valore di 12,5 miliardi di euro. La proiezione per il 2024 è ulteriormente contraddistinta da un incremento, +8,4%, portando così la previsione dei consumi 2024 a un valore di 13,5 miliardi di euro.

Il dettaglio sull’andamento dei singoli canali distributivi, sia nei preconsuntivi 2023 sia nelle previsioni 2024, mostra trend altrettanto positivi, anche a doppia cifra.

La grande distribuzione con 5,2 miliardi di consumi cosmetici resta il canale più rappresentativo a valore con un incremento dell’8% rispetto al 2022. La profumeria che chiude il 2023 con un +12,6% e consumi pari a 2,5 miliardi di euro. Andamento analogo per l’e- commerce, +12,5%, che tocca così un valore di 1,1 miliardi di euro. A due cifre anche la crescita dell’erboristeria, +12%, per un valore del canale stimato di 400 milioni di euro. La farmacia mantiene il terzo posto e chiude il 2023 in crescita del 7,4% e un valore di 2,1 miliardi di euro.

Pharmaretail ha chiesto a Gian Andrea Positano (nella foto), responsabile Centro Studi Cosmetica Italia – Associazione nazionale imprese cosmetiche, di commentare i dati.

Nello scenario delineato come si colloca il canale farmacia?

La farmacia si colloca ormai in maniera stabile nella top 3 dei canali distributivi per consumi di cosmetici, dopo mass market e profumeria. In particolare, i preconsuntivi 2023 segnalano un incremento dei consumi in farmacia del 7,4% che raggiungono così i 2,1 miliardi di euro.

Ci sono margini di crescita ulteriore?

Per l’anno in corso stimiamo un andamento positivo: le previsioni sono infatti di una crescita 2024/2023 del 7,2% che porterà il valore del canale a 2,2 miliardi di euro. Va poi ricordato che la categoria del dermocosmetico si distingue per incrementi particolarmente interessanti, frutto dell’attenzione dei consumatori verso prodotti in grado di coniugare aspetti estetici con proprietà funzionali volte ad anticipare o contrastare gli inestetismi della pelle: pensiamo, ad esempio, a creme idratanti per specifici tipi di pelle o prodotti antietà per pelli sensibili o ancora a cosmetici pensati per precise esigenze dermatologiche.

Il canale e-commerce va visto come concorrenza o come opportunità per le farmacie?

L’e-commerce non è un canale alternativo o in competizione con altri, va anzi visto come la concretizzazione di una multicanalità che ormai contraddistingue il settore cosmetico. Le aziende scelgono infatti di veicolare i loro prodotti trasversalmente a più canali, adeguandosi alle evoluzioni di abitudini di acquisto dei consumatori, e creando nuove sinergie e potenziamenti tra i singoli canali. La farmacia può quindi sfruttare un “rimbalzo positivo” che parte dal consiglio del farmacista per approdare all’acquisto online o, viceversa, fidelizza il consumatore attraverso promozioni o sponsorizzazioni sullo store digitale per poi favorire il traffico nel punto vendita fisico.

L’Indagine congiunturale, propone di volta in volta anche un focus tematico specifico: in questa edizione è stata l’intelligenza artificiale. Come le farmacie possono sfruttare le nuove strategie di comunicazione e l’AI per aumentare le vendite?

Tecnologie innovative, come ad esempio app per la valutazione della pelle o consulenti virtuali, sono già realtà presenti anche in farmacia. L’esigenza a cui rispondono è quella di una personalizzazione del prodotto sempre maggiore. In quest’ottica quindi l’AI presenta crescenti opportunità per la farmacia che si sommano a quelle, forse più note e consolidate, della comunicazione, in particolare social: sempre più farmacie scelgono di instaurare un canale diretto con la propria clientela dialogando e offrendo consigli sui social, intercettando anche nuove fasce di consumatori.

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