Farmacia territoriale: un corso per la presa in carico del paziente oncologico

Farmacia territoriale: un corso per la presa in carico del paziente oncologico

L’importanza della medicina territoriale è emersa con chiarezza nella gestione dell’emergenza Covid-19, che ha messo in luce le criticità legate a un sistema ospedale-centrico, in misura minore o maggiore nelle diverse Regioni.

In un nuovo auspicabile scenario, medico di medicina generale, farmacista e specialista dovrebbero essere preparati a lavorare insieme. Va in questa direzione il corso “Lean Factory Oncology” organizzato da Edra con il contributo non condizionato di Sandoz. Il corso punta a fornire un modello di percorso di cura al paziente oncologico, attraverso l’eliminazione delle inefficienze e la valorizzazione degli interventi territoriali al pari di quelli ospedalieri,

Valorizzare il ruolo del farmacista

Come emerso nel recente webinar organizzato dal Collegio italiano primari oncologi medici ospedalieri (Cipomo) dal titolo “L’oncologia medica ospedaliera in Italia e l’emergenza Covid-19”, anche l’oncologia del territorio deve essere ripensata. «Come sappiamo molta della patologia oncologica è diventata una patologia cronica per cui, per essere sostenibili, i modelli assistenziali devono modificarsi», spiega Graziella Pinotti, vice presidente del Collegio. «La sanità da ospedalocentrica deve sempre più spostarsi sul territorio, favorendo al massimo l’integrazione dei Medici di medicina generale e gli specialisti ospedalieri».

Il corso di Formazione sul campo (Fsc) – ideato da Edra, organizzato dal provider Imagine e sostenuto da Sandoz Italia – è nato per valorizzare il ruolo del farmacista territoriale attraverso la filosofia “Lean” per la riduzione degli sprechi e per il miglioramento dell’efficienza. Applicare il Lean, anche alla medicina del territorio, non più solo negli ospedali, garantisce una miglior gestione del paziente oncologico attraverso azioni di prevenzione, monitoraggio del paziente e ottimizzazione delle risorse. L’obiettivo è quello di connettere farmacisti territoriali, Mmg e oncologi, definire e applicare un nuovo paradigma per migliorare outcome e qualità di vita al paziente nel percorso di cura.

«Il corso si propone di fornire un modello di efficientamento del sistema, in questo caso la riorganizzazione dei percorsi assistenziali diagnostico-terapeutici del malato oncologico, attraverso la formazione di farmacisti territoriali, avvalendosi dell’approccio del Lean in sanità», spiega il responsabile scientifico Andrea Cicconetti, segretario di Federfarma Roma. «Si tratta di una filosofia di gestione operativa aziendale che riduce gli sprechi e aumenta l’efficienza dell’intera azienda, creando spazi e circoli virtuosi di prevenzione, monitoraggio del paziente e ottimizzazione delle risorse. Porteremo la filosofia e il metodo Lean fuori dagli ospedali per applicarlo al territorio, a conferma che il “fare rete” tra gli operatori sanitari ha un’indubbia utilità come dimostrato – non senza difficoltà operative – durante il periodo di quarantena Covid-19».

Il percorso permette di assicurare alla persona malata e alla sua famiglia una migliore qualità di vita durante tutte le fasi della cura e dell’assistenza, di ridurre il rischio di riacutizzazioni per l’esacerbazione di sintomi sottovalutati dal paziente, e di diminuire il rischio di ri-ospedalizzazioni con costi a carico del Servizio sanitario nazionale, grazie a un sistema che vigila sul paziente e che offre cure più appropriate e organizzate a livello multidisciplinare.

«Attraverso il sistema informativo e alla metodica di condivisione della conoscenza» sottolinea Ludovico Baldessin, Chief Business & Content Officer di Edra, «intendiamo abilitare nuovi modelli efficienti ed efficaci di presa in carico territoriale e rispondere agli unmet needs di paziente, clinico e Ssn».

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