Bellezza proaging, sempre più attuale anche in farmacia

Bellezza proaging, sempre più attuale anche in farmacia

Alcune parole entrate da tempo nel lessico cosmetico comune, come «anti-age», oggi sempre più spesso vengono soppiantate da neologismi che meglio rispecchiano il diffuso bisogno di inclusività, anche riguardo all’invecchiamento e alle cure cosmetiche studiate per contrastarlo. Così, tra i termini più ricorrenti spicca: «pro-age». Vale a dire: accettare l’aging come un processo naturale, trasformandolo in un  punto di forza nel momento in cui lo si affronta in forma e in salute e prendendosi cura di sé e dell’aspetto della propria pelle con costanza, ma senza rincorrere modelli di bellezza improbabili. Una filosofia e un comportamento che hanno fortemente influenzato nell’ultimo periodo anche il mercato cosmetico e dermocosmetico, dando vita ad un’offerta sempre più capillare di prodotti viso, ma anche corpo, dedicati alle pelli mature o addirittura specifiche per la donna in menopausa. «Sono formule studiate per mantenere un livello ottimale d’idratazione, per alleggerire i solchi del viso e ridurre gli ispessimenti cutanei, dunque per ottenere una pelle complessivamente di qualità tenendo conto delle importanti modificazioni, sia a livello dermico che superficiale, cui la cute va incontro durante il climaterio e dopo la menopausa», spiega a Pharmaretail la dermatologa Mariuccia Bucci, presidente dell’ISPLAD

I dermocosmetici “pro-age”

 A causa della drastica riduzione degli estrogeni e del progesterone, i fibroblasti non assicurano più il ruolo di “telaio” dei tessuti, tutta l’architettura cutanea s’impoverisce e la pelle perde densità e compattezza. Per bilanciare questo processo, alla cliente che si avvicina o ha già affrontato la menopausa si possono proporre delle formule che di preferenza includano specifici principi attivi (eventualmente da considerare anche se si dispone di un brand della farmacia e si sta valutando di offrire una linea dedicata alle donne in menopausa). «Oltre ad una “base” di idratanti come i ceramidi, i fosfolipidi e gli oli e i burri vegetali, indispensabili per una pelle che tende ad essere via via più secca, sono fondamentali i pool di antiossidanti, come le vitamine A, C ed E. Inoltre, le formule per pelli over dovrebbero prevedere dei principi attivi ridensificanti, ricompattanti ed elasticizzanti, quali il calcio, che è fondamentale per il metabolismo cutaneo, i fitoestrogeni, come quelli derivati dalla soia (meglio se fermentata perché più attiva) e gli oligopeptidi biomimetici, come il palmytoil tripeptide-5 e il pentapeptide -4,che supportano la sintesi del collagene e dell’elastina e l’organizzazione delle fibre del tessuto connettivo», spiega Bucci.

Skincare viso diversificato

Nel consiglio alla cliente, oltre alle formule viso specifiche è utile fornire anche un protocollo di skincare. «Dopo i 50 anni, la routine cosmetica deve essere varia per mantenere “vivace” il metabolismo cutaneo», afferma Bucci.  «Per questo, i trattamenti  dovrebbero essere diversificati durante la settimana. Un suggerimento può essere l’utilizzo di tre maschere, alternando formule idratanti, detossinanti e antirughe, da associare a creme giorno, rigorosamente dotate anche di un SPF medio o alto per contrastare il fotoinvecchiamento, e con principi attivi come quelli già descritti». Nell’offerta può rientrare anche un siero da applicare al mattino, per esempio a effetto lifting. «E’ un accorgimento importante soprattutto per la zona mandibolare, che dopo i 55/60 anni,  a causa delle alterazioni subite dalle fibre elastiche e dai fasci di collagene, perde definizione e scivola verso il basso», ricorda Bucci. Con l’aging, la pelle tende anche a iperpigmentarsi e ad assumere complessivamente un aspetto opaco: per restituire luminosità e maggiore uniformità all’incarnato, si può suggerire un siero depigmentante, da applicare la sera, e con principi attivi quali gli esapeptidi ad azione  schiarente, la vitamina C, il retinolo o con nuovi ingredienti, come il pidobenzone o due molecole in associazione, la  Nacetilglucosamina (NAG, un derivato della glucosamina) al 2% e la nicotinamide (NA, vitamina B3) al 4%, che inibiscono la tirosinasi, l’enzima che promuove la melanina.

Il body-care e i nutricosmetici da consigliare a supporto

Non solo per il viso: anche per il corpo sono sempre più numerosi i brand da farmacia che propongono linee specifiche per gli inestetismi maggiormente legati alla menopausa. I più richiesti sono quelli che contrastano gli accumuli di adipe sul punto vita, favoriti dalla carenza di estrogeni che non modula più correttamente il deposito di grassi, e  al quale oggi le aziende cosmetiche rispondono con formule mirate all’area addome-fianchi. «Si tratta di creme o gel che includono ingredienti rimodellanti e lipolitici, come l’alga fucus e la caffeina, e tonificanti e rassodanti, come  la boswellia», chiarisce la dermatologa. Insieme ai sieri e alle creme, alla cliente si possono proporre degli integratori alimentari. «Per la pelle del viso sono indicati, ad esempio,  i nutricosmetici con glucosamina, che è il precursore dell’acido ialuronico, coenzima Q10 e altri antiossidanti, insieme a vitamina D e ginkgo biloba. Importanti anche gli Omega 3 contro l’infiammazione e il picnogenolo, estratto dalla corteccia del pino marittimo, che aiuta a contrastare le macchie scure. Per il corpo, invece, sono consigliate, tra le altre, le formule a base di CLA, acido linoleico coniugato, che con il caffè verde facilita la rimozione dei depositi adiposi, oppure l’associazione dell’estratto secco di arancio con il tè verde, che favorisce l’equilibrio del peso corporeo», conclude la dottoressa Bucci.

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