Antibiotico-resistenza, Aifa traduce il Who AWaRe Antibiotic Book

Antibiotico-resistenza, Aifa traduce il Who AWaRe Antibiotic Book

La resistenza antimicrobica è una minaccia per la salute e lo sviluppo globali ed è ritenuta causa di oltre cinque milioni di morti nel mondo ogni anno. L’uso inappropriato e l’abuso di antibiotici stanno determinando un aumento globale dell’antibiotico-resistenza e hanno un impatto dannoso sull’efficacia di questi farmaci essenziali. Tale fenomeno minaccia di riportare le cure all’era pre-antibiotica. Per affrontare questa emergenza, serve un’azione globale urgente, con un approccio One Health: recentemente l’Agenzia italiana del farmaco ha pubblicato il Manuale antibiotici AWaRe”, edizione italiana del volume presentato dall’Organizzazione mondiale della sanità nel a dicembre scorso.

L’approccio “a semaforo” per il trattamento delle infezioni

I contenuti sono confluiti in due pubblicazioni Trattamento delle infezioni batteriche comunitarie più frequenti nell’adulto/ nel bambino – secondo i princìpi del “The WHO AWaRe Antibiotic Book – e saranno liberamente accessibili sul sito dell’Aifa, anche tramite App.

Nelle pubblicazioni, vengono prese in esame oltre trenta sindromi infettive e infezioni cliniche più comuni nei bambini e negli adulti, delineandone le principali caratteristiche cliniche ed epidemiologiche, individuandone i criteri diagnostici fondamentali e fornendo informazioni evidence-based sull’opportunità del trattamento antibiotico, e sulla scelta dell’antibiotico, della dose, della via di somministrazione e della durata del trattamento, sia nell’assistenza sanitaria territoriale sia in ambito ospedaliero. In particolare, il documento Oms definisce molto chiaramente tutte le situazioni cliniche in cui gli antibiotici, sulla base delle migliori evidenze scientifiche, non sono raccomandati. Una importante novità è rappresentata dalle infografiche, che forniscono una guida concisa ed evidence-based su come ottimizzare l’uso degli antibiotici.

Infatti, il documento dell’Oms utilizza la classificazione AWaRe degli antibiotici, introdotta nel 2017 nell’ambito della lista dei farmaci essenziali quale strumento per supportare gli interventi per il miglioramento della gestione degli antibiotici, che li divide in tre gruppi: Access, Watch, Reserve.

Il sistema AWaRe è rappresentato anche come approccio “a semaforo”: Access = verde, Watch = giallo e Reserve = rosso. Si possono usare grafici semplici “a semaforo” per mostrare le percentuali di antibiotici Access e Watch utilizzati in contesti come un ambulatorio pubblico o una farmacia o come parte del monitoraggio centrale del consumo di antibiotici.

Gli antibiotici Access hanno uno spettro di attività ristretto, basso costo, un buon profilo di sicurezza e un potenziale di resistenza generalmente basso. Sono raccomandati come opzioni di trattamento empirico di prima o seconda scelta per le infezioni comuni.

Gli antibiotici Watch sono ad ampio spettro, generalmente più costosi, e sono raccomandati solo come opzioni di prima scelta per i pazienti con manifestazioni cliniche più gravi o per infezioni in cui è più probabile che i patogeni siano resistenti agli antibiotici Access, come le infezioni delle alte vie urinarie (Ivu). Infine, gli antibiotici Reserve sono antibiotici di ultima scelta usati per trattare le infezioni multifarmaco-resistenti.

La guida Oms ha uno sguardo globale e si pone come riferimento soprattutto in tutti i contesti al fine di fornire uno strumento prescrittivo essenziale e per promuovere la cultura di un utilizzo ottimale e parsimonioso degli antibiotici. Nell’ottica di rendere queste raccomandazioni globali più fruibili al contesto nazionale, l’Aifa ha sviluppato una versione italiana per le sindromi più frequenti, sia per l’adulto che per l’età pediatrica; saranno consultabili anche attraverso una apposita APP, accessibile gratuitamente a tutto il personale sanitario operante nel nostro Paese. L’iniziativa dell’Aifa di rendere disponibile la traduzione italiana, risponde all’esigenza di agevolare l’accesso ai più aggiornati strumenti di ottimizzazione della terapia antibiotica, e rientra nel piano più ampio di promozione di una più radicata cultura sull’uso ragionato e parsimonioso degli antibiotici che l’Agenzia fortemente persegue al fine di ridurre il consumo spesso inappropriato di antibiotici e preservarne così l’efficacia.

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