Il progetto di fusione era nell’aria da un po’, sul sito Federsalus (associazione che rappresenta 240 aziende nazionali e internazionali nella filiera degli integratori alimentari) era stata pubblicata la lettera agli associati del presidente Germano Scarpa (a sinistra nella foto) in vista dell’assemblea straordinaria che si è riunita il 27 gennaio e che ha approvato l’incorporazione dell’Associazione FederSalus nell’Associazione Unione Italiana Food (Settore Integratori Italia).
Dall’unione con Integratori Italia – che rappresenta il settore degli integratori e che fa parte dell’Associazione Unione Italiana Food – nasce dunque la più grande associazione di rappresentanza del mercato degli integratori. La nuova associazione opererà all’interno del sistema confindustriale e andrà a rappresentare il mercato degli integratori alimentari, un mercato che vale in Italia oltre 3,7 milioni di euro e in cui il nostro Paese è leader in Europa.
Una filiera dinamica e in ascesa che anche nell’anno più difficile della pandemia, il 2020, ha aumentato il proprio valore di quasi il 3% sul 2019.
Una ricerca condotta da Intesa Sanpaolo nel 2021, su un campione di 148 imprese del settore individuate da FederSalus e con più del 40% del fatturato riconducibile a integratori alimentari, conferma che dietro agli ottimi risultati del comparto esistono imprese altamente competitive, più dinamiche rispetto al resto dell’economia italiana e con livelli di marginalità di eccellenza e inoltre più orientate a investire in leve immateriali (innovazione in primis).
Dai dati Federsalus, il 59% delle aziende ha dichiarato fatturati in crescita nel 2020 e un tasso di occupazione nel settore che – nel 90% dei casi – è aumentato o rimasto costante, con una marginalità sull’ebitda (che indica lo stato finanziario) del comparto nel suo insieme che arriva al 14,6% e supera quello dell’industria farmaceutica (12,6%).
Nonostante la crescita dell’online, farmacie e parafarmacie del territorio rimangono oggi i punti di riferimento privilegiati per l’acquisto: l’87% del valore del mercato si sviluppa in questi circuiti e gli integratori rappresentano oggi la seconda categoria richiesta in farmacia dopo il farmaco soggetto a prescrizione.
Marco Lavazza (a destra nella foto), Presidente di Unione Italiana Food, ha commentato così la fusione: «Quella creata da Integratori Italia e FederSalus si delinea come una sinergia che affonda le proprie radici nella profonda consapevolezza delle attuali risorse della filiera e delle potenzialità che può ancora esprimere. Le nostre due realtà potranno mettere a sistema i rispettivi network e rafforzare la rappresentanza del settore degli integratori in Italia all’interno del sistema Confindustria».
«Siamo molto soddisfatti di aver raggiunto questo importante traguardo: un passo indispensabile per il futuro e lo sviluppo del nostro settore» ha detto Germano Scarpa, Presidente di FederSalus. «Attraverso questa fusione la vivacità culturale e la capacità di avere iniziative nel campo degli integratori alimentari di FederSalus si sposa con la grande capacità di Confindustria di avere rapporti istituzionali a ogni livello, al fine di avere un’associazione più forte e proiettata alle sfide del futuro che si giocheranno in Europa. La scelta della fusione è un’operazione strategica per la sopravvivenza del settore e siamo contenti che oggi sia stata riconosciuta dalla maggioranza dei nostri associati».