Fondazione Cannavò, al via l’Osservatorio sulla campagna vaccinale

Fondazione Cannavò, al via l’Osservatorio sulla campagna vaccinale

La pandemia ha acclarato il ruolo strategico e imprescindibile della prevenzione, trovando nella situazione emergenziale interventi straordinari, tra i quali la vaccinazione in farmacia. Ora, nel contesto del ridisegno della medicina territoriale, rimane essenziale comprendere puntualmente l’evoluzione della pratica vaccinale, analizzando comportamenti e percepiti della popolazione, dei professionisti come dei decisori sanitari: per questo la Fondazione Cannavò, con la Federazione degli ordini dei farmacisti, ha promosso l’Osservatorio su “L’evoluzione della campagna vaccinale sul territorio”.

Approfondire punti di forza della campagna

«La graduale uscita da questa emergenza pandemica è da attribuire alla profilassi vaccinale, mentre la comunità internazionale era impegnata sul versante del monitoraggio delle varianti e nella ricerca di terapie per la cura del Covid19» ha spiegato Luigi D’Ambrosio Lettieri, presidente della Fondazione, in occasione della presentazione dell’Osservatorio.

La farmacia ha dato durante la pandemia una risposta eccezionale, con 3 milioni di vaccinazioni eseguite e 48.000 farmacisti che hanno seguito i corsi abilitanti dell’Istituto superiore di sanità. A breve entreranno nel pieno i lavori per elaborare le nuove strategie vaccinali 2022-2025 e l’Osservatorio vuole indagare il ruolo degli attori finora coinvolti e se ci sarà la necessità di ingaggiare anche altre figure, come i medici specialisti.

«L’Osservatorio», ha proseguito D’Ambrosio Lettieri, «vuole approfondire i punti di forza e debolezza della campagna vaccinale, alla luce del fatto che la pandemia ha messo in luce le difficoltà della medicina territoriale. Il Pnrr prevede il rilancio della sanità territoriale, mentre il Dm 71 ha portato le misure di emergenza quali la vaccinazione in farmacia, in un quadro strutturale». L’Osservatorio, tra le altre cose, chiederà ai cittadini come sono andate le farmacie in questi due anni e quali altre vaccinazioni, oltre a quella contro il Covid19, potrebbero essere fatte in farmacia, nella certezza che la farmacia può dare un grande contributo alla vaccinazione.

«Uno dei meriti di questo Osservatorio è di essere orientato non solo a cogliere lo stato dell’arte, quanto a rilevare spunti utili per costruire la sanità del futuro, a fornire elementi, in maniera tempestiva e periodica, che costituiscano una base per la riorganizzazione del processo vaccinale, a mettere a disposizione dei decisori dati e informazioni», ha spiegato a Pharmaretail Erika Mallarini, della Sda Bocconi School of Management. «Il mese scorso come comitato scientifico abbiamo strutturato le linee di ricerca per poi partire con il field. Nel concreto, ogni tre mesi verranno fatte interviste a 400 medici di medicina generale e pediatri di libera scelta; 400 farmacisti tra titolari e collaboratori, 45 direttori generali di Asl, 600 cittadini distribuiti tra 3 condizioni di salute: sani, affetti da una patologia cronica, caregiver di persone non autosufficienti. I primi due gruppi sono distribuiti tra vaccinati e non vaccinati».

L’oggetto di osservazione, nelle prospettive dei diversi gruppi di intervistati, riguarda, per esempio, la valutazione della campagna vaccinale; l’orientamento verso la centralizzazione o rispetto delle specificità locali; le criticità incontrate e le possibili soluzioni; la valutazione di efficacia della comunicazione. Inoltre, verranno indagate le motivazioni per cui i cittadini non si vaccinano (valutazione diretta e nella percezione degli stakeholder) e i fattori che incentivano il cittadino a vaccinarsi. In particolare, l’osservazione sui cittadini indaga riguarderà patient journey, motivazioni alla vaccinazione/non vaccinazione, valutazione di quanto è stato fatto e su cosa avrebbero preferito.

Fanno parte del board scientifico dell’Osservatorio – promosso da Fondazione Cannavò e Fofi, in collaborazione con Federfarma, Assofarm, Sifo, Fenagifar, Fimmg, Fimp, Cittadinanzattiva, SDA Bocconi School of Management, con il supporto di Edra – oltre Luigi D’ambrosio Lettieri ed Erika Mallarini:

Pier Luigi Bartoletti, vice segretario vicario di Fimmg;

Arturo Cavaliere, presidente Sifo;

Antonio D’Avino, presidente Fimp;

Venanzio Gizzi, presidente Assofarm;

Anna Lisa Mandorino, segretaria generale Cittadinanzattiva;

Marcella Marletta, coordinatore comitato scientifico Fondazione Cannavò;

Davide Petrosillo, past president Fenagifar;

Alfredo Procaccini, vice presidente vicario Federfarma;

Giovanni Zorgno, coordinatore del comitato scientifico di Fofi Provider.

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