Fusioni e acquisizioni: mercato globale e italiano in calo, fa eccezione il settore salute

Fusioni e acquisizioni: mercato globale e italiano in calo, fa eccezione il settore salute

Il mercato globale delle fusioni e acquisizioni ha subito una contrazione del 15%, toccando i minimi del decennio. Un trend legato al rialzo dei tassi di interesse, all’incertezza macroeconomica ma soprattutto al divario nelle valutazioni. Questi i dati che emergono dal sesto Global M&A Report di Bain & Company, azienda di consulenza globale, che evidenzia come il multiplo delle operazioni strategiche complessive pari a 10,1 volte è il più basso degli ultimi quindici anni. L’Italia non si discosta dal trend: infatti, nel mercato nazionale c’è stata una contrazione del 12% rispetto all’anno precedente, a eccezione di due settori, cioè quello della Salute e Lifescience – cresciuto del 505% – e delle telecomunicazioni (+237%).

Attesa una maggiore attività nel 2024

Nel Report si evidenzia tuttavia come molti degli asset che non sono entrati sul mercato lo scorso anno alimenteranno le attività di fusione e acquisizione nel 2024.

«Il calo dei multipli delle operazioni ha creato un’atmosfera di attesa lo scorso anno. Tuttavia, le megaoperazioni realizzate nella seconda metà del 2023 sono un possibile indicatore del fatto che gli operatori sono pronti a guardare avanti», spiega Pierluigi Serlenga, Managing Partner Italia di Bain & Company, presentando il Report. «Quest’anno gli acquirenti puntano su un crescente accumulo di operazioni. La necessità di liquidità motiverà alcuni player, mentre altri cederanno asset rimodellando i loro portafogli».

La flessione nell’attività di M&A registrata a livello globale ha interessato anche l’Italia, con il valore strategico delle operazioni che si è attestato a 28 miliardi di dollari nel 2023, in contrazione del 12% rispetto all’anno precedente, così come il volume delle operazioni (-8%). «Il calo è stato generalizzato, ma due settori in particolare hanno messo a segno una performance brillante: quello della salute e Lifescience e il mondo delle telecomunicazioni, cresciuti rispettivamente del 505% e del 237%», prosegue Serlenga. «Per la prima volta dal 2014, però, nel nostro mercato non è stata registrata nessuna mega-operazione (superiore ai 5 miliardi di dollari)».

Molte aziende hanno comunque mantenuto elevati livelli di screening proattivo delle operazioni e due diligence, anche se il numero di operazioni è diminuito. Dopo periodi di recessione e periodi di volatilità, è stato osservato, che si creano le condizioni per cui alcuni player – proprio sfruttando il periodo di incertezza – si rafforzano e superano le turbolenze di mercato.

Guardando al futuro, secondo la ricerca di Bain, assisteremo a più operazioni, se non altro perché ci sono molti asset disponibili sul mercato. «Tra le varie sfide che aspettano il settore, vale la pena citare la GenAI, che muterà profondamente il mercato: mentre solo il 16% degli esperti intervistati da Bain sta attualmente utilizzando questa tecnologia nei processi di fusione e acquisizione, l’80% prevede di farlo entro i prossimi tre anni», conclude Serlenga.

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