La galenica? Risolve le emergenze, ma è ancora un’attività di nicchia. L’indagine Sifap-Fofi

La galenica? Risolve le emergenze, ma è ancora un’attività di nicchia. L’indagine Sifap-Fofi

Il Sole 24ore pubblica la prima stima della mappatura che la Società Italiana dei farmacisti preparatori (Sifap) ha avviato con la Federazione degli Ordini dei farmacisti (Fofi) per fotografare lo “stato dell’arte” della farmacia galenica in Italia.

L’indagine è stata realizzata con l’invio di un questionario alle 20mila farmacie pubbliche e private d’Italia specializzate in preparazioni galeniche. I risultati definitivi della ricerca saranno presentati in occasione di un evento organizzato da Sifap che in quell’occasione celebrerà il proprio trentesimo anniversario, in programma il 25 marzo a Roma al Nobile Collegio Chimico Farmaceutico.

Il Sole24 ore ha intervistato Paola Minghetti, presidente della Sifap e docente della Facoltà di Scienze del Farmaco dell’Università Statale di Milano che ha anticipato le prime evidenze dell’indagine: «Le farmacie che si occupano di galenica sono distribuite in modo omogeneo da Nord a Sud, anche se i primi dati a disposizione evidenziano una maggiore capillarità in Veneto e Puglia». Ma se la distribuzione delle farmacie galeniche è capillare, dall’indagine emerge che si tratta ancora di un’attività di nicchia in Italia: «I preparati galenici rappresentano meno dello 0.1% del totale dei farmaci venduti in Italia. Questa produzione è un’attività di nicchia, che richiede competenze specifiche e anche significativi investimenti economici. Da una prima analisi della survey, tutte le farmacie che si occupano di galenica sono in grado di allestire i preparati più semplici, come gli sciroppi, mentre il 90% ha dichiarato di occuparsi della preparazione di capsule e pomate». «Circa il 30% degli esercizi, invece,- continua la docente – è specializzato anche in farmaci rettali, come supposte o microclismi, e nella preparazione di farmaci sterili come colliri, ad esempio l’atropina per i pazienti con maculopatie, e quelli iniettabili».

L’aiuto che arriva dalle preparazioni galeniche in tempi di Carenza Farmaci

Come sappiamo da tempo e come il Sole24Ore sottolinea: “Negli ultimi tempi i farmacisti preparatori hanno contribuito a risolvere alcune emergenze legate alla carenza di prodotti o principi attivi diventati in certi periodi introvabili. È il caso dell’ibuprofene per uso pediatrico, irreperibile in commercio l’estate scorsa a seguito dell’aumento di casi di Covid-19 e di altri virus respiratori nella popolazione infantile. Ha commentato Minghetti: «L’impiego di questa molecola antinfiammatoria e antipiretica è indicata per il trattamento della febbre e della sintomatologia infiammatoria e le confezioni sono andate esaurite nei mesi di luglio e agosto. I farmacisti si sono quindi impegnati a fornire sciroppi, al ritmo anche di 40-50 flaconi al giorno, preparati nei loro laboratori e adatti alla somministrazione ai piccoli pazienti. Per loro, infatti, pochi sono i principi attivi e sicuri a disposizione e quando la produzione industriale non riesce a soddisfare le esigenze di un certo mercato o di un certo periodo, si può sopperire con il galenico, certamente un prodotto sicuro, evitando anche che i genitori manipolino a casa farmaci per adulti, di solito in compresse, con tutti i rischi connessi a un errato dosaggio».

La galenica rappresenta una contromisura anche per la carenza di farmaci pediatrici: «Tra il 2021 e il 2022» ha detto Minghetti al Sole24 Ore: «non era disponibile un farmaco pediatrico, sotto forma di microclisma rettale, a base di diazepam, che si somministra a questi bambini quando si scatenano le crisi epilettiche». È un medicinale salva-vita che, anche grazie al tam tam tra pediatri e neurologi, le famiglie hanno potuto reperire e avere sempre a disposizione».

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