L’impegno dei farmacisti contro la violenza di genere

L’impegno dei farmacisti contro la violenza di genere

È notizia di pochi giorni fa la vicenda di una ragazza che per dare l’allarme alla polizia delle violenze subite dal compagno ha finto di sentirsi poco bene e ha convinto l’uomo a fermarsi in una farmacia per controllare la pressione. Secondo quanto riportando dall’agenzia Ansa, in farmacia la ragazza, pur essendo in fila insieme all’uomo, è riuscita a fare con la mano il gesto in codice internazionale (pollice sul palmo e quattro dita che si aprono e si chiudono) per chiedere aiuto. La farmacista al bancone ha immediatamente colto il segnale e l’ha fatta accompagnare nel retro. Una volta da sola con la farmacista, la donna ha raccontato di essere stata sequestrata da quello che era stato il suo compagno fino a pochi mesi prima: per un’intera notte l’aveva tenuta segregata in casa, abusando anche di lei. Le forze dell’ordine, avvisate tempestivamente dalla stessa farmacista, sono intervenute rapidamente nel negozio e hanno arrestato l’uomo in flagranza.

Hippocrates organizza un corso di formazione per i farmacisti

Questa vicenda fa luce su un impegno, forse non abbastanza conosciuto, di molti farmacisti e farmaciste nel contrasto alla violenza di genere. Dal 2014, il Progetto Mimosa (ndr ne abbiamo parlato in questo articolo) nato nel 2014 dall’idea dell’associazione Farmaciste Insieme, si impegna nella formazione dei farmacisti per aiutare le donne vittime di violenza, oltre a distribuire materiale informativo destinato proprio alle vittime o ai loro familiari.

Il progetto prevende anche una App dedicata, Bright Sky sviluppata da Fondazione Vodafone – scaricabile attraverso il QR code presente sulle locandine esposte nelle farmacie che aderiscono al progetto: con questo strumento si punta a informare e sensibilizzare la cittadinanza, fornendo allo stesso tempo contatti utili che possono essere immediatamente attivati per chiedere aiuto.

All’impegno verso le donne vittime di violenza, recentemente si sono aggiunti i farmacisti della catena Lafarmacia. che nel mese di luglio, parteciperanno a un percorso formativo in collaborazione con Telefono Donna Onlus – Telefono Donna che da oltre trent’anni offre il suo sostegno a donne in difficoltà, vittime di violenza fisica e psicologica, di stalking – la cui finalità è quella di fornire al farmacista gli strumenti di base utili a riconoscere i segni della violenza e intercettare precocemente le situazioni a rischio.

Nei quattro incontri in programma, con relatori Stefania Bartoccetti, Alessandra Barone, operatrice dedicata all’accoglienza, l’avvocato Monica Cossandi, la psicologa Paola Grasso e le psicologhe e psicoterapeute Greta Casiraghi e Paola Aquaro, i farmacisti e i dipendenti di Hippocrates potranno confrontarsi sul tema delle relazioni domestiche per portare alla luce comportamenti e situazioni che se non gestite adeguatamente, potrebbero generare episodi di violenza.

«Con questo progetto “Lafarmacia.” vuole trasmettere il suo cardine fondamentale: le persone sono importanti, che siano i nostri farmacisti, i nostri dipendenti, oppure i clienti/pazienti che nelle farmacie del gruppo possono trovare un luogo sicuro, di sostegno e supporto, di consulenza professionale e altamente qualificata, a cui rivolgersi quotidianamente», ha dichiarato Davide Tavaniello, Ceo e Founder di Hippocrates Holding. I farmacisti formati saranno riconoscibili dalla spilla “Telefono Donna e Lafarmacia. Insieme contro la violenza” e le donne in difficoltà potranno ricevere da loro il sostegno più adeguato.

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