Monitoraggio Aifa: nel 2022 farmaceutica convenzionata sotto il tetto, sforato invece per la diretta

Monitoraggio Aifa: nel 2022 farmaceutica convenzionata sotto il tetto, sforato invece per la diretta

Secondo i dati pubblicati da Aifa a febbraio 2023, la spesa farmaceutica convenzionata netta a carico del Ssn nel periodo gennaio-ottobre 2022 si è attestata a 6.341,3 mln di euro, evidenziando un aumento rispetto a quella dell’anno precedente di 69,2 milioni, riportandosi così ai valori del 2020. Questa cifra è calcolata al netto degli sconti, della compartecipazione totale, cioè ticket regionali e compartecipazione al prezzo di riferimento, e del payback 1,83% versato alle Regioni dalle aziende farmaceutiche. Il monitoraggio della spesa farmaceutica che Aifa pubblica periodicamente è un presupposto essenziale delle attività di programmazione dell’assistenza farmaceutica in Italia.

Sei le Regioni che superano il tetto anche per la convenzionata

L’Aifa effettua il monitoraggio mensile dei dati di spesa farmaceutica e comunica le relative risultanze ai ministeri della Salute e dell’Economia e finanze con la medesima cadenza; viene anche verificato l’eventuale superamento a livello nazionale dei tetti di spesa, sia della spesa farmaceutica convenzionata sia per acquisti diretti, secondo quanto stabilito dalla legge di Bilancio.

Dall’ultimo report i consumi espressi in numero di ricette (465,2 milioni di ricette), mostrano un lieve aumento (+2,0%) rispetto al 2021; anche l’incidenza del ticket totale mostra lieve un aumento (+1,4%). Invece, i dati di consumo delle dosi giornaliere dispensate, rimangono stabili rispetto allo stesso periodo del 2021 (+0,2%, pari a 39,7 milioni). Nel documento si precisa, che la spesa farmaceutica convenzionata che le Regioni pagano con Dcr alle farmacie, ossia quella al netto degli sconti versati dalle farmacie e di tutti i tipi di compartecipazione, è stata pari a 6.476,2 milioni di euro. La spesa convenzionata al lordo dei ticket regionali si attesta invece sui 6.620,5 milioni di euro, che corrispondono al 6,36% del Fondo sanitario nazionale, fissato a 104.085 milioni. Questo significa che la convenzionata si conferma al di sotto del tetto di spesa previsto, fissato al 7%, con un risparmio 665,5 milioni di euro. A livello regionale sono Lombardia, Basilicata, Abruzzo, Campania, Calabria e Puglia a oltrepassare il citato tetto del 7% previsto per la convenzionata. I dati utilizzati per l’elaborazione della spesa farmaceutica convenzionata provengono dal flusso informativo delle prestazioni farmaceutiche erogate attraverso le farmacie, pubbliche e private, convenzionate con il Ssn.

Per quanto riguarda la spesa farmaceutica per acquisti diretti il report Aifa conferma quello che è un trend che dura da molti anni, ovvero lo sforamento rispetto al budget previsto. I dati analizzati per gli acquisti diretti si riferiscono all’acquisto di medicinali da parte delle strutture sanitarie pubbliche (assistenza farmaceutica non convenzionata). Pertanto, essi sono relativi alla fornitura di medicinali da parte delle aziende farmaceutiche alle strutture sanitarie pubbliche che, successivamente, vengono utilizzati all’interno delle strutture stesse o dispensati direttamente al paziente per una loro utilizzazione anche al di fuori delle strutture sanitarie, con distribuzione diretta e distribuzione per conto. Nei primi dieci mesi del 2022 sono stati spesi 10.195,5 milioni di euro per acquisti diretti (al netto dei gas medicinali), laddove il tetto di spesa programmata era fissato a 7.963 milioni, corrispondenti 7,65% del Fondo sanitario nazionale. In pratica, la spesa arriva al 9,80% del Fsn, manifestando uno scostamento assoluto di 2.233 milioni di euro.

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