«Carissimi ladri, vi avevo avvisato l’ultima volta che siete venuti a fare visita alla mia farmacia che avrei fatto trovare le casse vuote».
Nella notte tra il 4 e il 5 maggio la farmacia Russo di Via Simone Martini, nel quartiere Vomero di Napoli, è stata colpita da un furto per la terza volta in pochi mesi. I ladri sono entrati sfondando la vetrina, ma hanno trovato le casse vuote e un impianto antifurto che ha saturato l’ambiente di fumo, costringendoli alla fuga.
Ma non solo: oltre alle contromisure tecniche, il titolare Giovanni Russo ha deciso di lasciare un messaggio sul maxi schermo posto all’esterno della farmacia: «Io mantengo sempre le promesse – Devo dire che questa volta sono stato un po’ cattivello, perché non vi ho informato che avrei installato l’impianto nebbiogeno. Purtroppo, ahimè, stanotte quando siete venuti a farmi visita è entrato in funzione e siete dovuti scappare come conigli». E ancora: «Io amo Napoli e non sarete voi con questi atti vili e meschini a farmi cambiare idea o peggio ancora a indurmi a lasciare la professione che amo». Una lettera che ricorda cosa rappresenta ogni giorno il bancone della farmacia: non solo un’attività commerciale, ma un presidio di prossimità, un luogo di relazione stabile con il quartiere, un riferimento per esigenze che non si esauriscono nell’acquisto. Interrompere quella continuità significa impoverire il tessuto sociale ben oltre il danno economico diretto.
Ora la saracinesca della farmacia è di nuovo alzata e in un’intervista al Corriere del Mezzogiorno, il titolare Russo ha dichiarato: «Non so se i ladri torneranno, ma io non ho paura. Perché un imprenditore non deve avere paura. Lo faccio anche per i miei 15 dipendenti ai quali do coraggio tutti i giorni. Voglio continuare a lottare, soprattutto per altri colleghi, che forse non hanno la forza. Questo è un problema grave per tutta Napoli e provincia».
