Cresce il disagio psichico, soprattutto fra i giovanissimi. Il farmacista è una sentinella sul territorio

Cresce il disagio psichico, soprattutto fra i giovanissimi. Il farmacista è una sentinella sul territorio

Il distanziamento sociale, l’ansia e l’isolamento obbligato durante la pandemia hanno creato un aumento enorme dei disagi psicologici, psichiatrici e nuove fragilità negli adulti e soprattutto nei più giovani. Per creare consapevolezza sulle fragilità e le patologie dei minori emerse in questo periodo, e per sottolineare il ruolo del farmacista nel provare a riconoscere questi sintomi e trovare soluzioni, la Fondazione Francesca Rava N.P.H. Italia Onlus, nell’ambito dell’iniziativa nazionale “In Farmacia per  bambini’, ha dato il via a un ciclo di webinar dedicati alla salute dei più piccoli nell’emergenza Covid-19.

L’emergenza salute mentale

Il primo webinar, patrocinato da Fofi e Federfarma con il supporto non condizionato di Solgar, si è tenuto l’11 giugno. «I farmacisti sono quelle sentinelle sul territorio che rappresentano un punto di riferimento per le famiglie, per i genitori e per le persone che si rivolgono per chiedere un aiuto o un consiglio», ha spiegato Mariavittoria Rava, presidente della Fondazione. «Grazie al supporto di alcuni esperti vogliamo dare ai farmacisti gli strumenti per aumentare la capacità di intercettare, prendere in carico e indirizzare questi disagi».

L’emergenza della salute mentale «è la quarta ondata della pandemia, sia per gli adulti, sia per adolescenti e bambini», ha spiegato Antonella Costantino, direttore dell’Unità operativa complessa di Neuropsichiatria dell’infanzia e adolescenza del Policlinico di Milano. «Le limitazioni indispensabili per contenere i fattori di rischio del contagio hanno creato problemi per la salute mentale di persone fragili. Quello che stiamo vedendo anche sulle sintomatologie è un aumento dei problemi mentali». Senza considerare i problemi lievi, «come l’aumento di ansia, che non sappiamo come si risolveranno, per i disturbi più gravi, quelli psichiatrici, sono triplicate le richieste di aiuto. Non riusciamo ancora a capire se è un reale aumento di casi o solo un’onda dovuta al ritardo di richieste nei primi mesi della pandemia. Per fortuna, dall’altra parte, è documentato anche un certo aumento di risposte di resilienza negli adolescenti». Per esempio, sottolinea Costantino «sono raddoppiate le domande di richiesta per il servizio civile, anche la partecipazione ad attività cooperative». Inoltre, il parlare dei problemi mentali ha «legittimato il chiedere aiuto per risolvere problemi mentali, anche da parte di chi era più restio a farlo». In Lombardia i servizi di aiuto «non si sono mai fermati, spostandosi integralmente in telemedicina, e poi ricominciando in sicurezza, mentre in altre Regioni i servizi sono stati chiusi, lasciando sole le famiglie».

Andrea Mandelli, vice presidente della Camera e presidente Fofi, è intervenuto ponendo l’accento sull’importanza dell’assistenza territoriale delle farmacie per il disagio psicologico dell’infanzia, fortemente aumentato da questa pandemia. «Abbiamo attraversato un anno molto buio dal quale speriamo di uscire grazie ai vaccini. Dobbiamo cogliere questa occasione per ripensare l’assistenza territoriale, far sì che la pandemia ci insegni ad affrontare alcuni punti chiave. A partire dal ruolo del farmacista: siamo stati come farmacisti punto di riferimento dell’emergenza urgenza, rimanendo sempre aperti. Il disagio mentale anche dell’infanzia è qualcosa che abbiamo percepito nella nostra operatività, così come il disagio delle donne vittima di violenza. Il farmacista ha una dote innata di comprensione, avendo l’abitudine di confrontarsi ogni giorno con situazioni difficili; è dunque abituato a stabilire un rapporto empatico». Ora «è importante che l’assistenza territoriale sia rivista, che la stagione dei tagli lineari in sanità venga definitivamente archiviata e che anche la rete ospedaliera sia ripensata e potenziata. La sanità è un investimento non un costo, per noi e per i nostri figli. In Parlamento abbiamo l’ambizione di riprogettare il futuro della sanità ripartendo dal territorio, con un ruolo del farmacista e della farmacia, in modo che siano sentinelle del disagio degli adolescenti. È un dovere morale e civico e i farmacisti italiani possono contribuire ad affrontare il problema».

Il webinar si è concluso con una sessione formativa gratuita (3 crediti Ecm) riservata ai farmacisti, con l’obiettivo di fornire una preparazione di base per migliorare la capacità di cogliere i segnali del disagio adolescenziale e orientare le famiglie ai servizi sul territorio.

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